Giornata mondiale dell’ambiente: l’inquinamento da plastica minaccia la vita marina in Grecia

Un recente studio sull’entità dell’inquinamento da plastica in Grecia ha rilevato microplastiche inquinanti in tutti i 25 animali marini esaminati.

Lo studio condotto dall’Archipelagos Institute for Marine Conservation è stato pubblicato prima della Giornata mondiale dell’ambiente celebrata lunedì e dedicata all’inquinamento da plastica.

Intitolato "Prima valutazione dei micro-rifiuti ingeriti da delfini, tartarughe marine e foche monache trovati spiaggiati lungo le coste dell'isola di Samos, in Grecia", ha esaminato la presenza di microplastiche e altra plastica nella vita marina spiaggiata, tra cui quattro specie di mammiferi marini e due specie di tartarughe marine trovate morte sulle rive dell'Egeo nordorientale.

La ricerca è stata condotta in collaborazione con scienziati provenienti da Italia e Messico.

Sono stati rilevati inquinanti microplastici in tutti i 25 animali marini esaminati (otto delfini, due foche monache del Mediterraneo e 15 tartarughe marine), con un totale di 10.639 fibre microplastiche rilevate nei loro tratti gastrointestinali.

I risultati indicano che i rifiuti di plastica sono già penetrati a tutti i livelli degli ecosistemi e della catena alimentare dei mari greci.

Il Mediterraneo è uno dei mari al mondo più colpiti dai detriti di plastica, con una stima di 43,55 rifiuti ogni 100 m2 di fondale marino, di cui il 70-80% è plastica.

Negli ultimi anni anche i frammenti più piccoli di rifiuti plastici, le cosiddette nanoplastiche, si sono rivelati molto più pericolosi, poiché possono penetrare nei tessuti degli organismi – anche dell’uomo – con effetti gravi ma ancora da definire nel dettaglio, afferma lo studio dice.

Secondo le Nazioni Unite, ogni anno nel mondo vengono prodotte più di 400 milioni di tonnellate di plastica, la metà delle quali è progettata per essere utilizzata una sola volta. Di questi, meno del 10% viene riciclato.

Si stima che ogni anno circa 19-23 milioni di tonnellate finiscano nei laghi, nei fiumi e nei mari. Questo corrisponde approssimativamente al peso di 2.200 Torri Eiffel complessivamente.

Le microplastiche – minuscole particelle di plastica fino a 5 mm di diametro – finiscono nel cibo, nell’acqua e nell’aria. Si stima che ogni persona sul pianeta consumi più di 50.000 particelle di plastica all’anno – e molte di più se si considera l’inalazione.

La plastica monouso scartata o bruciata danneggia la salute umana e la biodiversità e inquina ogni ecosistema, dalle cime delle montagne al fondale oceanico.

Con la scienza e le soluzioni disponibili per affrontare il problema, i governi, le aziende e le altre parti interessate devono intensificare e accelerare le azioni per risolvere questa crisi.

Ciò sottolinea l’importanza di questa Giornata Mondiale dell’Ambiente nel mobilitare azioni trasformative da ogni angolo del mondo, afferma l’ONU.

Guidata dal Programma delle Nazioni Unite per l’ambiente (UNEP) e tenuta ogni anno il 5 giugno dal 1973, la Giornata mondiale dell’ambiente è la più grande piattaforma globale di sensibilizzazione del pubblico in materia ambientale ed è celebrata da milioni di persone in tutto il mondo. Nel 2023 sarà ospitato dalla Costa d'Avorio.

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